Norme editoriali

ANIMAL studies

Norme editoriali

Indicazioni per gli autori

Ogni autore che intende sottoporre un articolo alla rivista è invitato a tener conto di alcune indicazioni generali:

a) ogni articolo dovrebbe contenere un ‘punto chiave’ che sottolinei la rilevanza dell’articolo e l’autore/autrice dovrebbe discuterlo in modo esplicito sin dall’inizio del testo;

b) va curata la scrittura, la chiarezza espositiva, la linearità e la semplicità della struttura argomentativa, privilegiando la discussione di una sola tesi allo sviluppo di più linee argomentative.

Possono essere sottoposte alla rivista relazioni tenute a convegni o a seminari, opportunamente riviste e specificandone il riferimento. Se pubblicate, la proprietà letteraria spetta alla rivista.

Norme redazionali

Per offrire una ragionevole uniformità agli articoli, si chiede agli autori di seguire con la massima cura le seguenti norme redazionali:
1. Nel caso di una recensione, il titolo dovrà essere in carattere Times New Roman (o famiglia caratteri Times), seguendo la forma:

nome e cognome dell’autore, ‘titolo del testo’, editore (collana), città
anno; pagine, prezzo. | comprensiva di punteggiatura e formattazione;

Per esempio: Charles Darwin, ‘L’origine delle specie’, Newton Compton (Grandi Tascabili Economici), Roma 2010; pp. 448, 7 euro.

2. Il contenuto dovrà essere in carattere Times New Roman (o famiglia caratteri Times), corpo 12, interlinea doppia;

3. I titoli delle sezioni vanno in tondo e sempre corpo 12, separati dal paragrafo precedente e paragrafo
seguente da interlinea doppia;

Per esempio:

Titolo

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suscipit egestas, lectus velit congue dolor, vel ultrices nisl felis vel metus. Integer sapienfelis,
adipiscing id eleifend vel, imperdiet sit amet nulla. Aliquam ac lacus eget enim egestas tincidunt.

4. I paragrafi vanno separati dal rispettivo titolo con una riga di spazio;

5. I titoli delle sezioni e, ove presenti, sottotitoli delle sezioni vanno formattati come segue:

1. Titolo

1.1 Sottotitolo

1.1.1 Sotto-sottotitolo

6. Per i riferimenti a opere nel corso del testo, si richiede di utilizzare la notazione americana Autore
[data] o più specificamente Autore [data; pagina/e];

Per esempio:

Come sostiene Darwin [1854], il confronto tra fossili…

o

Come sostiene Darwin [1854; p. 15], il confronto tra fossili…

7. Le note devono essere a piè di pagina e ridotte al minimo (se ne sconsiglia l’uso);

8. Le note a fine frase, periodo o citazione vanno messe dopo la chiusura; solitamente data dal
segno di interpunzione o dal virgolettato.

Per esempio:

…tempus leo at vestibulum. Nam laoreet elit in eros varius blandit.1

o

…tempus leo at vestibulum. Nam laoreet elit in eros varius blandit».1

9.a Libri. Autore (Anno), Titolo, Casa editrice, Città.
Se presente anche traduzione italiana allora:

Autore (Anno), Titolo, Casa editrice, Città. Tr. it. di Traduttore (Anno), Titolo in italiano, Casa editrice,
Città.

Per esempio:

Rose S. P. R. (1988), Lifelines: Biology Beyond Determinism, Oxford University Press, Oxford. Tr. it.
di L. Comoglio, (2001), Linee di vita. La biologia oltre il determinismo, Garzanti, Milano.

Se sono presenti più autori, separare ogni nome da una virgola.

Per esempio:

Camazine S., Deneubourg J., Franks N. R., Sneyd J. (2001), Self-Organization in biological systems, Princeton University Press, Princeton.

Se la traduzione e l’introduzione sono state elaborate da autori differenti, allora la citazione del testo deve essere effettuata segnalando i dati della traduzione ed il nome (puntato) e cognome (esteso) del
curatore.

Per esempio:

Davidson D. (1980), Essays on Actions and Events, Oxford University Press, Oxford. Tr. it. di R. Brigati (1992), Azioni ed eventi, a cura di E. Picardi, Il Mulino, Bologna.

9.b Capitoli in volumi vari.
Autore (Anno), “Titolo”, in Autore (Anno), Titolo, Casa editrice, Città, pagine.

Per esempio:

Hull D. L. (1982), “Philosophy and Biology”, in Fløistad G. (a cura di), Contemporary
Philosophy, A New Survey, vol. 2: Philosophy of Science, pp. 280-316.

9.c Articoli.
Autore (Anno), “Titolo”, Rivista, numero, pagine.

Per esempio: Lakoff G., Johnson M. (1980), “Conceptual Metaphor in Everyday Language”, Journal of Philosophy, 77, 8, pp. 453-86.

9.d Testi non pubblicati.
Autore (Anno), “Titolo”, manoscritto oppure dattiloscritto.

9.e Testi su internet.
Autore (Anno), “Titolo”, indirizzo internet, (data di consultazione del testo).

10. Per quanto riguarda le citazioni, nel caso in cui i passi citati siano non superiori alle tre righe verranno racchiusi tra virgolette francesi («, ») e procedura per note a fine frase (v. punto 8). Se le citazioni sono più lunghe di tre righe vanno in un capoverso a parte, in corpo 11, senza virgolette, con interlinea 1.5, staccato di 6 punti dal capoverso precedente e da quello seguente, e rientrato di 1 cm a destra e di 1 cm a sinistra.

• Le omissioni vanno segnalate con […].

• Gli apici (‘, ’) serviranno a racchiudere parole o porzioni di testo virgolettate all’interno
di un passo citato, ovvero riportate genericamente.

• Le virgolette doppie (“, ”) devono essere impiegate per indicare l’uso improprio di un termine,
qualora esso sia necessario per chiarire un concetto.

• Il corsivo servirà a mettere in evidenza una parola o espressione, a cui l’autore del saggio intende conferire un particolare significato (eventualmente tecnico). Il corsivo sarà anche lo stile delle parole in lingua straniera (qualora non siano entrate a far parte dell’uso comune, es. ‘computer’); nel caso ci sia un lungo passo in lingua diversa dall’italiana all’interno del quale si vogliano evidenziare alcune parole queste andranno in testo normale. Qualunque modifica l’autore effettuerà ad un testo citato deve essere esplicitata in nota. Esempio: “corsivo dell’autore”; “sottolineato dell’autore” ecc.

11. Il trattino breve (-) deve essere utilizzato solo per unire due parole (es.: “logico-filosofico”, senza spazio tra le parole); il trattino lungo (–, preceduto e seguito da uno spazio) deve essere utilizzato per separare frasi in funzione parentetica o sospensiva (incisi).

12. I riferimenti a figure nel testo e in nota andranno riportati contratti con dicitura [Fig. 1]. Qualunque materiale iconografico dovrà essere libero da copyright.

13. Formule. Per documenti prodotti con word processor quali MS Word o Open Office è possibile utilizzare i simboli del proprio word processor, oppure avvalersi di software appositamente dedicati come MathType.

14. File ed estensioni. Il file contenente la recensione dovrà essere prodotto da un software Office, OpenOffice o LateX. Per documenti prodotti con word processor quali MS Word o Open Office, il file prodotto dovrà avere l’estensione .rtf. Per documenti contenenti molte font particolari (alfabeti particolari, formule, ecc.) è richiesto anche l’invio di una copia in formato pdf.

15. L’uso dell’esempio dovrà essere introdotto, ove possibile, dalla formula “per esempio” evitando altre diciture come “ad esempio”, “esemplificando”, ecc.

16. L’uso della d eufonica dovrà essere ristretta al solo caso di identità vocalica come “ed ecco”, “ad adattare”; evitando pertanto “ed allora”, “ad operare”, ecc.